Madonna di Campiglio e Passo Campo Carlo Magno, alla testata della Val Rendena, suturano due diversi mondi geologici: quello della dolomia a oriente e quello delle tonalità a occidente. E l’uno e l’altro di suggestiva bellezza, sia pur differentemente motivata. Imponente il patrimonio alpinistico costituito da sentieri e rifugi: abbondanti le possibilità di pesca nei laghetti, nei torrenti e nei ruscelli che originano dai nevai della Presanella, da una parte, e, su quella opposta, dal Gruppo di Brenta.

Il centro di Madonna di Campiglio
  La valorizzazione turistica della “Perla” delle Dolomiti è iniziata nella  seconda metà dell’Ottocento, ed oggi è una tra le stazioni turistiche più  rinomate dell’intero arco alpino.
  Un fantastico carosello di piste e modernissimi impianti di risalita si  sviluppa intorno a Campiglio e dal 2010 verrà finalmente realizzato il  collegamento con le piste di Pinzolo, mentre è già attivo quello, sci ai piedi,  con Folgarida e Marilleva.
  I primi intrepidi scalatori e meticolosi compilatori di appunti di  viaggio furono gli inglesi. John Ball, fondatore e primo presidente dell'Alpine  Club (1857) fu il primo uomo a spingersi ben oltre il mondo delle malghe: nel  1864 raggiunse per primo la Bocca di Brenta, l'alto passo che unisce il  versante occidentale a quello orientale dell'omonimo Gruppo. Negli anni  successivi, tanti altri milord-esploratori si avventurarono lungo le pareti  dolomitiche del Brenta e le imponenti vette granitiche dell'Adamello e della  Presanella. Tra i più famosi, oltre a Francis Fox Tuckett, troviamo Douglas W.  Freshfield, conquistatore della Cima Brenta e della Presanella, oltre che  instancabile esploratore dei Pirenei, dei deserti algerini, del Caucaso, del  Ruwenzori, del Kangchenjunga. Il crescente numero di scalatori e turisti,  spinse Giambattista Righi di Strembo a realizzare, nel 1868, il primo  “Stabilimento alpino” a Campiglio, nel luogo dove sorgeva un antico e decaduto  monastero. Grazie anche alla realizzazione della strada di collegamento con  Pinzolo, in pochi anni Madonna di Campiglio diventò un'aristocratica “Kurort”,  amata da nobili e ricchi borghesi di mezza Europa.
  La storica visita nel 1889 della principessa Sissi, nel 1889, decretò la  definitiva affermazione di Madonna di Campiglio, che diventò una tra le mete  europee più rinomate del turismo della “belle epoque”. Molti gli alberghi  lussuosi realizzati in quegli anni, oltre all'aristocratico Grand Hotel Des  Alpes con il bellissimo salone delle feste, splendidamente affrescato in stile  liberty dal pittore tirolese Gottlieb Hofer. 
  Anche tra le due guerre Campiglio continuò ad essere metà preferita della  nobiltà mitteleuropea e della ricca borghesia lombarda. Negli anni Trenta venne  realizzato un campo da golf al Passo Campo Carlo Magno, ai tempi il più alto  d'Europa. In questi anni, al tradizionale turismo estivo, cominciò ad  affiancarsi quello invernale. Il vero boom iniziò però nel secondo dopoguerra,  con la costruzione a Campiglio del primo impianto di risalita (nel 1947). Oggi,  hotel, residence, avveniristiche strutture per gli ospiti, sempre però  armonizzate nel paesaggio, negozi e boutique, artigiani operosi caratterizzano  i paesi, al cui limitare passeggiate riposanti e suggestive dentro una natura  incontaminata ed affascinante garantiscono soggiorni da favola in estate. In  inverno poi la neve trasforma il tutto in un incantevole paradiso per sciatori,  pattinatori ed escursionisti, in campi di gare prestigiosi per la Coppa del Mondo  e per manifestazioni di grande interesse internazionale con Madonna di  Campiglio a far da regina, di giorno e di notte.

“La Madonna di  Campiglio” - Gottlieb Hofer, 1897
  Sui prati del Passo Campo Carlo Magno, a 1.650 metri circa di quota, si  trova un prestigioso campo da golf disegnato dal famoso stilista Henry Cotton  nel lontano 1923. Il campo si articola con un'estensione di 64 ettari, 9 buche,  18 partenze e 5.148 metri di lunghezza.
  Percorrendo l'area del campo ci si trova immersi in uno scenario  spettacolare, tra rigogliose abetine e verdeggianti pascoli, con lo sfondo  delle Dolomiti di Brenta. Aperto nei mesi estivi, con i suoi 1650 metri  d'altitudine si colloca fra i più alti d'Europa; il percorso di 9 buche con  doppie partenze, non si presenta particolarmente impegnativo per giocatori  dotati di una discreta potenza, ma nasconde non poche insidie per coloro che si  trovano in difficoltà nel piazzare il tee-shot; alcune buche presentano  insidiosi fuori limite e non mancano numerosi ostacoli naturali.
  La fama di Madonna di Campiglio, oltre alle bellezze naturali e  all’eccellenza delle sue strutture ricettive, è dovuta ai molti avvenimenti  sportivi e mondani che ogni anno vengono ospitati nella località. Tra i tanti,  ricordiamo la mitica 3Tre, fino a pochi anni fa tappa storica della Coppa del  Mondo di sci, il F1 & MotoGP Press Ski Meeting, il Carnevale Asburgico, i  Campionati del Mondo di Freestyle, le Olimpiadi del Cuore e tanti altri.
  Da diversi anni, in gennaio, le nevi di Madonna di Campiglio si tingono  di rosso per festeggiare piloti e scuderie della Formula 1 e del MotoGP. I  campioni della Ferrari e della Ducati, per una settimana, sono ospiti delle  piste della prestigiosa località dolomitica. Tanti i momenti di festa,  spettacolo e sport, come la magica notte bianca destinata al grande popolo  Ferrari e Ducati, e l'esibizione dei piloti e dei team sul laghetto ghiacciato.  Negli anni si sono susseguiti i migliori piloti mondiali, da Schumacher ad  Alesi, da Biaggi a Capirossi, da Irvine a Barrichello, da Raikkonen a Massa, da  Stoner a Melandri, e tutti hanno potuto affinare la loro preparazione atletica  lungo le piste innevate del Grostè e della Cinque Laghi, sugli sci o sullo snowboard.  Il legame con Campiglio è ormai consolidato, e questo soggiorno sulle nevi  della Rendena di è dimostrato viatico di incredibili vittorie per entrambe le  scuderie, destinate a raccogliere ancora molti successi.
  Con il Carnevale , ogni anno la Corte Asburgica rivive i fasti di una  rievocazione straordinaria. Fuochi d'artificio, fiaccolate in costume e una  cena di gala dell'Imperatore con Gran ballo finale. Il tutto in ricordo  dell'affascinante principessa Sissi, consorte dell'imperatore Francesco Giuseppe,  che alla fine dell'Ottocento passò due memorabili vacanze a Madonna di  Campiglio. Infatti, a quei tempi, la località era una delle più belle  destinazioni di villeggiatura dell'Impero asburgico. Ogni febbraio, nelle  stesse sale che videro la coppia imperiale e la loro corte vivere momenti  indimenticabili, si celebra il Gran ballo dell'Imperatore, in onore della  principessa Elisabetta di Wittelsbach, Sissi per la storia e per il mito. Nel  periodo di Carnevale, il Ballo evoca i fasti di quei giorni, in quel mondo  magico. Sulle note di “Sul bel Danubio blu” quegli istanti si materializzano e  rivivono ancora. Cuore della manifestazione è l'antico Grand Hotel Des Alpes,  e, in particolare, il Salone Hofer, dove è possibile ammirare il magnifico  ciclo di decori del pittore tirolese Gottfried Hofer, uno dei rari esempi in  tutte le Alpi di stile “liberty alpino”. Il Salone è inoltre impreziosito dalla  splendida grande tela “La Madonna di Campiglio” (1897) opera di rilevante  pregio artistico e storico.

F1  & MotoGP Press Ski Meeting – La Ducati sulle nevi di Campiglio (foto  www.campiglio.to) 




